SAN LORENZO- La sede di San Pantaleone arriva nelle aule di giustizia. Oltre dieci cittadini, infatti, nei mesi scorsi, tramite il Centro Tutela Consumatori, guidato dal presidente Pietro Cotroneo, hanno avanzato la richiesta per ottenere il risarcimento dei danni che la mancanza d\'acqua, quale bene primario, ha provocato nel corso dell\'ultimo decennio.
Al centro della querelle giudiziaria ci sono le condizioni di carenza idrica in cui versa da tempo la frazione collinare sulle rive del Tuccio. Nello specifico i ricorrenti chiedono il pagamento del danno esistenziale, il rimborsodelle quote pagate a titolo di depurazione ed acque reflue negli ultimi dieci anni ed il diritto alla riduzione del 50% delle fatture del consumo di prossima emissione.
In questo arco temporale, il Comune di San Lorenzo è stato guidato per due legislature dal sindaco Pasquale Sapone e poi, per due anni, da due Commissari prefettizi, prima dell\'elezione nella primavera scorsa di Bernardo Russo.
In questi anni, gli utenti, stante la refrettarietà dell\'ente, si rivolgevano al Centro Tutela Consumatori reggino al fine di inviare una petizione con la quale chiedevano il ripristino del servizio idrico.
Gli utenti riferiscono che la mancata erogazione dell\'acqua incide, con molta probabilità, sia sull\'esattezza degli importi richiesti dal Comune di San Lorenzo, sia sulla potabilità atteso che la mancanza di acqua, protraendosi per diverse ore nell\'arco della giornata, provoca lo svuotamento delle tubature che si riempiono d\'aria sino ad ogni successiva erogazione del prezioso fluido, facendo girare più velocemente il contatore e provocanzo l\'alterazione del consumo che risulta quindi falsato rispetto a quello effettivo. Inoltre, secondo gli utenti, il passaggio dell\'aria nelle tubature in assenza di acqua fa arruginire le condotte. Va rammentato, inoltre che, nel settembre 2011, il consiglio, si riunì, su richiesta del gruppo di minoranza dell\'epoca, per votare un atto di indirizzo agli organi competenti teso ad autorizzare la riscossione dei canoni d\'acqua dovuti aglli utenti della frazione San Pantaleone, limitatamente all\'importo minimo di consumo previsto dal regolamento. Il sindaco pro tempore, Pasquale Sapone, tuttavia pur manifestando la disponibilità all\'istituzione di una nuova commissione consiliare sull\'argomento, si richiamò ad un precedente verbale dell\'anno 2002 in cui il consiglio comunale si era già espresso in senso sfavorevole nei riguardi di una proposta simile a quella sottoposta dall\'assemblea, evidenziando che il problema è atavico. Tuttavia, non va dimenticato, come già riportato da queste colonne , che sin dal proprio insediamento, l\'amministrazione targata Bernardo Russo, ha posto in cima alla propria agenda il problema e sta lavorando per trovare una definitiva soluzione.
di Giuseppe Cilione