La Direzione Generale per l’igiene la sicurezza degli alimenti e della nutrizione del Ministero della Salute ha avviato, in collaborazione con l’Ordine degli Psicologi del Lazio, il progetto “Nuove tecnologie e stili alimentari”.
L’obiettivo del progetto è quello di individuare e analizzare, attraverso un’indagine in alcune scuole del Lazio, le possibili correlazioni tra l’uso delle nuove tecnologie e il comportamento alimentare nella popolazione adolescente (11-15 anni), in particolare:
le motivazioni degli adolescenti nell’utilizzo delle nuove tecnologie e la qualità della socializzazione
gli atteggiamenti genitoriali nei confronti dell’utilizzo delle nuove tecnologie da parte dei figli
il tempo trascorso dai ragazzi nel loro utilizzo.
E quindi valutare come i comportamenti a rischio possono essere moderati o corretti in modo efficace.
Il progetto nasce dal presupposto che le nuove tecnologie hanno portato una serie di cambiamenti radicali sia a livello sociale (globalizzazione, comunicazione, trasporti) che a livello individuale (relazioni sociali, istruzione, ecc.). La diffusione dei telefonini, inoltre, è sempre più capillare (il 56% della popolazione italiana ha uno smartphone – Audiweb 2014) e il loro utilizzo inizia fin dalla pre-adolescenza.
L’utilizzo di smartphone, tablet, videogiochi portatili, ecc, sembra aver invaso anche la cucina al punto tale da condizionare il pranzo o la cena di famiglia. Secondo un recente studio dell’Università del Minnesota (Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics-2014), ci sarebbe una stretta correlazione tra l’utilizzo “compulsivo” dei cellulari da parte dei giovani e le loro cattive abitudini alimentari.